Castello di Usigni
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Localita: Castello di Usigni
Usigni, collocata a circa 1000m. s.l.m., ha origini antiche. L’abitato è posto su uno sperone roccioso che domina l’intera vallata del Tessino, nel cuore della dorsale appenninica umbra che attraversa l’intero territorio della Valnerina. Probabilmente il suo nome deriva dalla deformazione del vocabolo Usina, antica espressione indicante un opificio.
La fondazione del Castello risale probabilmente all’epoca longobarda, ma la prima notizia storica che ci è stata tramandata di questo luogo risale all’anno 1121 dove è citato per la prima volta il monastero di San Salvatore, abitato da monaci che professavano la regola benedettina e posto sotto la giurisdizione dell’abbazia di Sassovivo di Foligno. Il toponimo appare per la prima volta in un documento del 1233, quando, in seguito ad una ricognizione dei territori ordinata dal vescovo Milone a cui era stato assegnato il Ducato di Spoleto, Usigni, assieme a Poggiodomo, risulta parte di tali possedimenti.
La storia di Usigni si intreccia con quella del suo più illustre cittadino, il cardinale Fausto Poli, che svolse il suo ufficio sotto papa Urbano VIII Barberini e che beneficiò il suo paese natale facendo edificare due gioielli del barocco italiano quali la Cisterna e la Chiesa di San Salvatore. Il Cardinale, che qui nacque nel 1581, ristrutturò l’originario castello nel XVII secolo, anche per riparare i gravi danni a causa del terremoto del 5 novembre 1599 che devastò l’intera Valnerina. In quell’occasione fu profondamente modificato il tessuto urbano medievale, le costruzioni si addensarono nella parte centrale del paese con edifici a due o tre piani, per lo più di origine seicentesca, culminanti nella Chiesa di San Salvatore e scomparvero le antiche mura.